La Seconda Torre, o Cesta, o Fratta, sorge sulla vetta più alta del Titano a circa 750 metri sul livello del mare.
La seconda Torre costituisce il passaggio intermedio di un percorso panoramico di incomparabile splendore che, sul ciglio del monte, collega le tre antiche torri di San Marino.

Potete raggiungere la Seconda Torre, o Cesta, o Guaita, dal centro di San Marino risalendo dalla Cava Antica (ora P6) oppure percorrendo il Passo delle Streghe, lungo le mura che collegano la prima alla seconda torre.

Il nucleo primitivo della Cesta, come testimonia l’etimologia latina del termine, era utilizzato come torre d’avvistamento già in epoca romana e la sua presenza viene citata in un documento datato 1253.

Nel 1320 la Cesta venne munita di un alto muro esterno e raccordata al complesso delle fortificazioni della seconda cinta difensiva della città, mantenendo le sue funzioni fino alla fine del XVI secolo.

La porta dalla quale potete accedere all’interno del fortilizio fu aperta nel corso del XVI secolo, e l’architrave, ai lati dello stemma della Repubblica, reca incisa la data 1596 ad indicare l’anno del suo rifacimento.

Nonostante le modifiche apportate durante i numerosi restauri, il Mastio a base pentagonale conserva inalterato l’aspetto caratteristico delle torri medievali con caditoie e le balestriere.

In disuso dal XVII secolo, il fortilizio è stato oggetto di un importante e radicale restauro nel 1924-25, che ne ha arrestato il degrado e gli ha restituito il suo aspetto originario.

Dal 1956 è sede del Museo delle Armi Antiche, dove sono esposti circa 700 esemplari oplologici di diverse tipologie e diverse epoche.

Previous reading
Il Cammino del Titano
Next reading
Sant’Agata, compatrona di San Marino