La Repubblica di San Marino è capofila di un progetto per una rete di sviluppo turistico in collaborazione con le Regioni Emilia-Romagna e Marche ed i comuni limitrofi
Si chiama “Progetto di sviluppo del turismo sostenibile” ed è il piano al centro dell’attività del TTT, Tavolo Territoriale per il Turismo (The Lovely Places), un gruppo di lavoro qualificato che coinvolge lo Stato di San Marino, due Regioni italiane Marche ed Emilia-Romagna, ed i comuni che hanno aderito.
Una nuova fase di sviluppo sinergico del turismo di San Marino e dei territori che circondano la Repubblica tramite un progetto che punta a creare una rete in grado di coordinare un’offerta turistica capace di valorizzare le comuni eccellenze di un territorio vasto, unico e ricco di opportunità, con un approccio innovativo che consenta di condividere valori e ideali in linea con le indicazioni delle organizzazioni internazionali.
Nasce durante uno dei più complicati periodi della storia moderna da un’idea della Segreteria di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino, con l’endorsement dell’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) e il sostegno del Ministero italiano per il Turismo.
The Lovely Places – un progetto innovativo
All’interno del sito web The Lovely Places, sia per l’approccio metodologico, sia per la scelta di puntare fortemente su un valore comune dell’intero ambito, che è quello che si identifica nell’ambiente e nella natura come trait d’union, si sviluppano percorsi ed itinerari da effettuare in modalità slow e green.
L’intenzione non è quella di fermarsi alla mera attività di confronto ma è quella di entrare nel minor tempo possibile nella fase d’azione per una sinergica attività che acceleri la sfida dei territori attraverso la cooperazione interna, l’integrazione e la sistematizzazione delle opportunità.
Un progetto che, pertanto, prende avvio dalla necessità di avviare un nuovo modo di vivere il “patrimonio territorio”: territorio che diventa incubatore di innovazione e di valorizzazione delle eccellenze, nella consapevolezza che i modelli sinora utilizzati per la valorizzazione turistica si ritengono sì utili, ma non più sufficienti a rispondere appieno alle mutate/mutanti esigenze della comunità turistica ed economica dei territori.